martedì 6 maggio 2014

L’ultimo capitolo di Blake e Mortimer


Già disponibile da qualche giorno in libreria, L’Avventura Immobile è pubblicata da Alessandro come 24a avventura di Blake e Mortimer. Ma chi ha comprato o sfogliato il volume, non ha trovato la solita consueta nuova vicenda degli eroi creati da E.P. Jacobs proseguiti con cadenza ormai annuale da diverse squadre di autori. La storia non è a fumetti, ma piuttosto un racconto, scritto da Didier Convard e illustrato da André Juillard. O meglio, un carteggio tra i due ormai avanti negli anni che ripercorrono alcuni momenti epocali delle loro prime avventure.


Prodotto raffinato, sia nell’impianto che nei disegni, assolutamente imperdibile per gli appassionati di questa serie e per gli amanti dei disegni di André Juillard, che affianca alla sua produzione di BeDé una nutrita serie di libri, ex-libris, gadget, opuscoli, copertine e altro in prevalenza ispirati ai personaggi da lui fatti vivere negli anni.


Il libro non è in realtà una novità, anche se appare per la prima volta in italiano. La prima pubblicazione risale a oltre venti anni fa, per l’esattezza nel 1991, all’interno di una serie intitolata Le Dernier Chapitre. Per capire il progetto della collana, definita da Juillard di para-BD, basta leggere quanto appariva sulla quarta di copertina:


“Blake e Mortimer,”Barba-Rossa, Blueberry, Tanguy e Laverdure, Valerian, Johan e Pirlouit, ecc. E se i nostri eroi fossero invecchiati? E se avessero superato le soglie del tempo?... Didier Convard e André Jiullard, […] li immaginano al crepuscolo della loro esistenza e fanno loro vivere l’avventura finale, nella quale risolvere gli ultimi enigmi. Una serie di libri omaggio teneri e superlativi.”


Nel 1991, oltre a L’aventure immobile, omaggio a Blake e Mortimer, viene pubblicato anche il secondo “ultimo capitolo”, La maree de Saint-Jean dedicata a Barbe-Rouge (Barba-Rossa).


L’anno seguente tocca a Les Pieds Nickeles con Demain sera un autre jour…. Il trio dei tre sregolati anarchici vagabondi di Forton è una serie culto in Francia sin dalla sua apparizione ai primi del ‘900 ma totalmente sconosciuta in Italia.


Sempre nel 1992 è il turno di Johan e Pirlouit (Roland e Tipitì, o John e Solfamì) con Le Bois aux Licornes, dove i due vecchiarelli sono Johan, sempre in a cavallo malgrado gli anni, e Pirlouit, sempre cantando e suonando in sella alla capra, anch’essa avanti negli anni?


Nata da un’idea di Didier Convard ( e Didier Christman allora direttore editoriale in Dargaud) e da un disegno di Tintin ormai vecchio insieme a un immortale Milou fatto per gioco da Juillard, la collana parte da una sincera voglia di omaggiare gli altri grandi autori che i due considerano nonni, padri, zii o fratelli di BeDé ma ha bisogno ovviamente di trovare il consenso degli “omaggiati”.


Giraud, dapprima favorevole poi cambia idea e Blueberry, annunciato come quinto titolo della serie, non viene mai pubblicato. Mezieres non dimostra eccessivo entusiasmo all’idea di un Valerian canuto e di una Laureline sfiorita. La fondazione Hergé “sorprendentemente” diffida dal procedere con L’ombre d’or, titolo scelto per l'ultimo capitolo delle avventure di Tintin.


Scoraggiati, Didier e Juillard abbandonano l’originario progetto senza neanche completare il primo blocco di otto titoli nei quali era previsto anche Gil Jourdan.


Nel 2009 un’edizione integrale in un cofanetto con una nuova copertina di Juillard racchiude i quattro titoli e nell’aprile di quest’anno è ripubblicato solo il volume dedicato a Blake e Mortimer. La nuova riedizione avviene nella collana Autor de Blake e Mortimer dove sono inseriti tutti i volumi non propriamente a fumetti che non potrebbero essere inclusi all’interno della collana regolare. Ogni riferimento al progetto Dernier chapitre è rimosso, peccato!


Rinnovando i complimenti ad Alessandro per l’edizione italiana de L’avventura immobile, chiediamo: ma era proprio necessario presentarla come 24a avventura?

1 commento:

Riccardo ha detto...

infatti doveva essere considerato un "hors-serie"; io l'ho preso comunque, pero' 20 € (anche se con sconto 15%) mi sembrano eccessivi per un albo che non e' una novita'