martedì 8 luglio 2014

La Grande Guerre en bande dessinée


Cento anni fa aveva inizio quella che è stata poi ricordata come La Grande Guerra, il conflitto che per anni avrebbe devastato l’Europa e causato il più grande tributo di vite umane del XX secolo.
Nel quadro delle commemorazioni di quell’evento, un numero speciale di BeauxArts è dedicato alle Bandes Dessinées che narrano storie ambientate in quel tragico contesto. BeauxArts ha una lunga tradizione di Hors Séries sulla Nona Arte, con articoli scritti dai maggiori esperti del settore. Anche questo numero conferma l’attenzione e la qualità con cui si affronta oltralpe la cultura della narrazione figurata. Delle circa 150 pagine di cui si compone il fascicolo, una sessantina è occupata da brevi sequenze tratte da quelle che sono ritenute le migliori o più interessanti storie sul conflitto iniziato un secolo fa.


La Grande Guerre en bande dessinée” si articola in quattro parti. La prima è dedicata alla produzione di BeDé durante quegli anni, spesso non propriamente a fumetti ma con lunghe didascalie sottostanti alle vignette, Ovviamente include i grandi personaggi di quel periodo, Bécassine e Les Pieds Nickeles.



La seconda parte analizza il modo in cui quella guerra viene rappresentata. Due testi accompagnano oltre una dozzina di tavole prese da storie diverse: nel primo si descrive l’avvenimento e come l’autore abbia voluto rappresentarlo, nel secondo uno storico aggiunge un suo commento a riguardo. Questa parte è conclusa da alcuni interessanti raffronti tra vignette e foto, o disegni, dell’epoca.


La terza parte è interamente dedicata a Tardi, l’autore che ha situato in quegli anni e in quel tragico evento gran parte delle sue storie. Queste pagine da sole valgono il prezzo della pubblicazione. Provenienti dal suo archivio, sono qui riprodotte le foto, i volti, le pose in autoscatto utilizzate dal famoso disegnatore per le sue vignette.



La quarta parte contiene una selezione di tavole da diversi album, e una bibliografia selezionata delle opere ambientate durante la Grande Guerra ritenute più interessanti.

Tutte, o quasi tutte, le opere presentate o citate sono di origine franco-belga, con qualche rara eccezione tra le quali i “nostri” Battaglia e Micheluzzi.

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