mercoledì 3 giugno 2015

Ritorno al passato per Ric Roland



Quando si riprendono serie classiche, si può scegliere se proseguire nel tempo attuale o posizionare le vicende in uno o più momenti del passato, quelli nei quali si ritiene che il protagonista sia più convincente e più coerente con l’ambientazione. Così le nuove avventure di Michel Vaillant si svolgono ai nostri giorni, mentre quelle di Blake e Mortimer rivivono negli anni 50.


Anche se Tibet e Duchâteau avevano fatto vivere la loro creatura fino alle soglie del secondo decennio del 2000, Zidrou e Van Liemt hanno preferito far tornare Ric Roland indietro nel passato per fargli ricominciare una nuova vita. In che anni si svolgono queste avventure rese graficamente con un segno molto più graffiante e con una colorazione decisamente acida? Niente di più facile: nel 1968, come dice chiaramente Nadine in una vignetta.


Se non bastasse, Zidrou lo conferma in una intervista:  “Il nostro Ric si posiziona esattamente tra Alias Ric Hochet e Les Cinq Revenants, nel 1968. Sono davvero gli anni migliori, per me e per Ric.”


Per rendere più credibile questo ritorno e strizzare l’occhio ai fans del giornalista-detective, in R.I.P. Ric Roland sono innumerevoli i riferimenti alle storie del duo Duchâteau e Tibet uscite prima di quell’anno: sono infatti citate quasi tutte le nove lunghe avventure pubblicate a partire dal 1961 sul settimanale Tintin.


1 - Trappola a Le Havre (Traquenard au Havre)


2 - Caccia al reporter (Mystère à Porquerolles)

3 - Sfida a Ric Roland (Défi à Ric Hochet)


4 - L'ombra del Camaleonte (L'ombre de Cameleon)


5 - L'auto pirata (Piège pour Ric Hochet)


6 - Sequestro sul transatlantico (Rapt sur le France)


7 - Suspense alla televisione ( Suspense à la télévision)


8 - Ric Roland contro il Serpente (Ric Hochet face au serpent)


9 - L'altro Ric Roland (Alias Ric Hochet)

Tutto sembra quadrare perché l’ultima di queste inchieste di Ric era stata infatti pubblicata sull’edizione belga del settimanale Tintin proprio nel 1968! Ma…

Ma Zidrou, dopo essersi assolutamente attenuto alla cronologia, alla fine della storia si permette un ribaltamento, un gigantesco triplo salto mortale all’indietro e nella tavola conclusiva di R.I.P. Ric! si riallaccia alla tavola finale di L'ombra del Camaleonte, che viene ridisegnata e riproposta quasi integralmente, con i medesimi dialoghi di allora, solo che quella passeggiata sul cornicione per prendere l’aeroplanino del ragazzo Ric l’aveva fatta nel 1964! Questa incongruenza temporale è però perdonabile, sia perché fuga la tensione di una storia decisamente dura, sia perché si riallaccia alle pagine iniziali dove il comportamento di Ric/Camaleonte, nella medesima situazione, è di tutt’altra natura.



Per continuare con le citazioni, è da segnalarne una che rimanda a inchieste di Ric dei primi anni 70, Ric Hochet contre le bourreau (Il tranello del Boia) e Le monstre de Noireville (Il mostro di Noireville). Ma allora il Boia è vivo nelle Nuove inchieste di Ric Roland? E con questa domanda si riparte, in attesa del nuovo episodio, già in lavorazione.


Già perché dopo aver scritto la storia come uno one-shot, una volta conclusa o quasi la realizzazione, gli autori e l'editore hanno deciso di dare inizio a una nuova serie. A guardare bene, le ultime quattro tavole di R.I.P. Ric! sembrano quasi un'aggiunta successiva a un finale drammatico sì, ma sicuramente efficace. 

Per i cultori della storia della Bédé non si può non segnalare la tavola 43, dove Ric cita una fantomatica Commissione di Controllo.


Non tutti forse sanno che la Commissione di Controllo istituita in Francia con la legge del 16 luglio 1949 era quella preposta a valutare le pubblicazioni destinate alla gioventù, e Bédé in particolare. La formulazione dell’articolo 2 consente ampio margine alle iniziative sensorie:

"Les publications visées à l'article 1er ne doivent comporter aucune illustration, aucun récit, aucune chronique, aucune rubrique, aucune insertion présentant sous un jour favorable le banditisme, le mensonge, le vol, la paresse, la lâcheté, la haine, la débauche ou tous actes qualifiés crimes ou délits ou de nature à démoraliser l'enfance ou la jeunesse, ou à inspirer ou entretenir des préjugés ethniques ou sexistes."


Alla sua applicazione si devono le pagine rimosse e gli albi non pubblicati o ritirati dalla circolazione per molti anni in Francia, Lucky Luke e Blake e Mortimer compresi. Per la precisione la legge non è stata mai abrogata ed è tutt’ora in vigore, dopo successive modifiche l’ultima delle quali è stata fatta nel 2011. La modifica dell’articolo 2 è fondamentale perché riduce fortemente il diritto di interdizione:


"Les publications mentionnées à l'article 1er ne doivent comporter aucun contenu présentant un danger pour la jeunesse en raison de son caractère pornographique ou lorsqu'il est susceptible d'inciter à la discrimination ou à la haine contre une personne déterminée ou un groupe de personnes, aux atteintes à la dignité humaine, à l'usage, à la détention ou au trafic de stupéfiants ou de substances psychotropes, à la violence ou à tous actes qualifiés de crimes ou de délits ou de nature à nuire à l'épanouissement physique, mental ou moral de l'enfance ou la jeunesse."

1 commento:

Claudio ha detto...

Mi è piaciuto molto questo nuovo numero. Ottimo lavoro dei nuovi autori, bei disegni e sceneggiatura brillante.

Penso proprio che la continuity successiva sia annullata, morte del Boia compreso. C'è anche un riferimento nelle prime tavole alla madre morta.

Nelle nove storie precedenti al 1968 appare il babbo di Ric o è successivo? Non ricordo.